Nota sui lavori parlamentari
Settimana dal 30 settembre al 4 ottobre
Premessa
Dopo il voto di fiducia che il governo Letta ha incassato si è modificato nella sostanza il suo profilo. 5 mesi fa, al momento dell’insediamento, il Presidente Letta aveva chiesto la fiducia per un governo che -aveva detto- non era “il suo” ma l’unico possibile. Ieri dopo la rottura del Pdl il Presidente Letta ha rivendicato come “il suo” governo quello su cui chiedeva la fiducia -quasi il migliore dei governi possibili- promettendo l’isolamento di Berlusconi e quindi la fine del ricatto permanente nei confronti del governo da parte sua per ragioni personali. Ora naturalmente a noi non sfugge l’utilità della crisi del Pdl se da essa scaturirà un centro destra “normale” e deberlusconizzato, ma da un lato lo stesso balletto che si è realizzato all’interno del Pdl sull’atteggiamento di fronte alla richiesta di fiducia ci dice che non sarà cosi e dall’altro -e soprattutto- il programma annunciato per il futuro e per la legge di stabilità non contiene nessuna novità. Non è stato annunciato per esempio un cambio di direzione del governo verso la redistribuzione della ricchezza e il rilancio dell’economia, la salvaguardia degli esodati ecc. Sinistra ecologia e libertà, di fronte alle scelte eversive del Pdl, aveva un’altra soluzione: un governo di scopo per cambiare il Porcellum, fare la legge di stabilità con un segno di equità e poi restituire la parola agli elettori.
Nella discussione sul voto di fiducia sono intervenuti Titti Di Salvo e Ciccio Ferrara. La dichiarazione di voto finale è stata fatta da Gennaro Migliore.
Nel corso della settima, prima e dopo il voto di fiducia, alla camera si sono discussi e votati:
-1. Il rendiconto sul bilancio dello Stato
-2. Il decreto sulla cultura
-3. Il decreto sulla sicurezza che contiene le norme contro la violenza sulle donne
Disegni di legge: Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2012. Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2013.
Su entrambi i provvedimenti abbiamo dato parere contrario. Le motivazioni sono coerenti con la nostra valutazione sulla politica economica di questo e del precedente Governo. Come abbiamo sempre ribadito infatti le politiche di austerità del governo Monti hanno aggravato inesorabilmente la crisi economica, e questo è ancora più evidente a distanza di un anno. Il governo Letta per sua stessa natura non è in grado di prendere quelle scelte strutturali di inversione di tendenza sulla politica economica e finanziaria, indispensabili per lasciarci alle spalle questa crisi, che abbiano come obbiettivo la solidarietà, la redistribuzione della ricchezza, l’equità, il rilancio dell’occupazione tramite un sostegno pubblico dell’economia. Per questi motivi il nostro giudizio sulle scelte in campo economico del Governo Letta non può essere che negativo.
La dichiarazione di voto è stata fatta da Sergio Boccadutri.
Disegno di legge: Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo
Abbiamo dato parere favorevole a questo decreto. Infatti sono presenti delle misure positive anche se non sufficienti. Si parla di un settore che è stato decimato negli ultimi venti anni, basti pensare che il bilancio del Ministero dei beni ed attività culturali é stato ridotto della metà dal 2008, vittima di un’ideologia (perfettamente incarnata dalle parole dell’ex ministro Tremonti “con la cultura non si mangia”) che vede la cultura come un inutile costo e che ci ha portato ad essere fra i Paesi europei che investono di meno nel settore, nonostante possediamo il più alto numero di siti Unesco tutelati al mondo. Nel decreto sono presenti misure importanti ad esempio per la salvaguardia del patrimonio artistico (a partire dal sito di Pompei), dei fondi (anche se non sufficienti) per le fondazioni lirico-sinfoniche, delle norme sulla musica dal vivo (anche se avremmo voluto che si affrontasse il tema della regolamentazione della SIAE). Come troppo spesso capita, la necessità di non far tornare la legge al Senato, ha bloccato la discussione e anche il miglioramento del testo su una materia così importante. Nonostante non siano presenti quegli investimenti strutturali che rimettano al centro della nostra economia la cultura, questo decreto ridà respiro ad un settore sul lastrico.
In discussione generale sono intervenuti Nicola Fratoianni e Giancarlo Giordano. La dichiarazione di voto è stata fatta da Celeste Costantino.
Decreto legge sulla sicurezza
E’ iniziata giovedì la discussione generale sul decreto legge sulla sicurezza che contiene nei suoi primi 5 articoli norme sulla violenza contro le donne. Nella giornata di venerdì mattina proseguirà la discussione sugli emendamenti che si concluderà la prossima settimana. Per le osservazioni sul decreto nella sua versione iniziale si rimanda alla Nota della scorsa settimana. Poi sulla base dell’andamento del lavoro parlamentare trarremmo valutazioni definitive. Nella nota della prossima settimana allegheremo gli ulteriori intervenuti perché l’esame del decreto verrà concluso mercoledì
Sono intervenuti in discussione generale Annalisa Pannarale e Lara Ricciatti. Sono intervenute anche Titti Di Salvo e di Marisa Nicchi sul complesso degli emendamenti.
Commissione lavoro
E’ continuato in commissione il lavoro di redazione di un testo unico sulla salvaguardia degli esodati , lavoro che si concluderà la prossima settimana.
Informativa governo su Lampedusa
Venedì c’è stata l’informativa del viceministro Alfano sulla situazione di Lampedusa, molto irritante per i suoi contenuti di assoluta irresponsabilità, al di là della commozione di maniera. E’ intervenuto per Sel Nicola Fratoianni.
[…] da http://www.quellecattivedappertutto.wordpress.com, il blog di Titti Di […]
E’ ora di far capire agli elettori che noi non siamo il Pd…!