Quanto successo ieri in un istituto di Roma è inquietante perché denota il rischio concreto che i valori costituzionali di eguaglianza libertà e non discriminazione siano travolti da un barbaro fondamentalismo lo stesso che in altri tempi provocò il falò dei libri non graditi. Impedire la lettura di un libro con azioni di stampo squadrista è omofobo e fascista e ricorda i periodi più bui della nostra storia recente.
Lo afferma la responsabile nazionale diritti di Sel Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà, commentando quanto accaduto ieri al Liceo Giulio Cesare di Roma.
E’ ancora più grave perché coinvolge il mondo della scuola che invece dovrebbe essere un luogo aperto, inclusivo, in cui s’insegna il rispetto alle differenze. Purtroppo anche le polemiche sul progetto dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) “Educare alla diversità” ci dicono che la sfida contro l’omofobia è ancora aperta e che la scuola ha bisogno di insegnanti attenti come quelli del Liceo Giulio Cesare di Roma, ma anche di progetti mirati di educazione sentimentale, per aiutare i nostri giovani in un mondo che cambia.
In tema di diritti civili e libertà individuali la legislazione italiana, continua l’esponente nazionale di Sel, è indietro ad altre legislazioni europee ed è sorda alle richieste dei suoi cittadini. Il Parlamento deve colmare il grande vuoto legislativo in tema di diritti civili e libertà individuali, approvando le proposte su omofobia ed educazione sentimentale.
Solo così il nostro Paese, conclude l’on. Di Salvo, potrà colmare il ritardo ventennale sui diritti civili e le libertà individuali e combattere le sempre più frequenti aggressioni omofobe. Un segnale di reale cambiamento non più rinviabile.