“La proposta del governo, presentata dal ministro Poletti, rimanda di nuovo la soluzione strutturale della tragedia degli esodati alla prossima legge di stabilità. La scelta del rinvio non coglie la sensibilità sociale grandissima e l’attesa di giustizia, che si protrae da anni, delle persone esodate, dei ferrovieri, degli insegnanti di “quota ’96”, cioè di chi la legge Fornero ha colpito innalzando brutalmente, in particolare per le donne, l’età pensionabile.
– Lo dichiara Titti Di Salvo, componente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati –
“Sommando errori a ingiustizie, come nel caso dei ferrovieri, la legge ha violato il patto di fiducia tra le persone e lo Stato. Si trovi la soluzione strutturale riconoscendo le condizioni previdenziali preesistenti alla riforma a tutte le persone coinvolte negli accordi di uscita dal lavoro firmati prima dell’entrata in vigore della legge. Si cambi la legge Fornero e si stabilisca un nesso tra tipo di lavoro ed età per andare in pensione. Per il governo – conclude Di Salvo – ripristinare questo rapporto di fiducia dovrebbe essere la priorità assoluta ”
Roma, 26 giugno 2014