“Dalla relazione Inps emerge con violenza la fotografia delle fragilità dell’Italia.” –
È il commento di Titti Di Salvo, capogruppo di Libertà e Diritti – Socialisti Europei e vicepresidente della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, al rapporto annuale dell’Inps presentato questa mattina –
“Esistono ancora profonde differenze di entità tra le pensioni di uomini e donne, dovute a differenza salariali, di accesso al lavoro e da un’uscita dal mercato in relazione alla maternità e alla cura, ma nulla di tutto questo viene riconosciuto dal punto di vista previdenziale, come invece avviene negli altri Paesi europei. Inoltre, se ben 4 pensioni su 10 sono sotto i mille euro è evidente che siamo in presenza di un dato che parla chiaramente di bassi salari e di nuove povertà, per questo – spiega Di Salvo – è urgente una ridistribuzione della ricchezza nei confronti dei pensionati sia attraverso il fisco, estendendo anche a loro gli 80 euro, sia ripristinando la 14dicesima per le pensioni più basse.”
“Contrariamente a quanto fatto dalla legge Fornero, dobbiamo lavorare per un sistema previdenziale solidale, che tenga in relazione l’età pensionabile e tipologia di lavoro, e che sia sostenibile non solo finanziariamente ma anche socialmente. Solo con la sostenibilità sociale e soluzioni strutturali – conclude Di Salvo – si può sanare la ferita degli esodati e garantire un futuro previdenziale alle ragazze e ai ragazzi precari di oggi.”
Roma, 8 luglio 2014