– Questa settimana alla Camera sono ripresi i lavori dopo la pausa natalizia ed è iniziata la discussione sulla riforma costituzionale che continuerà ancora per molti giorni visto che gli emendamenti presentati superano il migliaio. Come di consuetudine commenteremo il provvedimento una volta concluso e votato alla Camera.
– Ma l’accadimento che più di tutti ha tragicamente occupato la scena politica è stata la strage di Parigi. La Camera ha interrotto i lavori per partecipare al presidio promosso giovedì 8 sera da art.21 e altre associazioni davanti a Palazzo Farnese. Lì si è espresso sulla note della marsigliese – intonate da Senonoraquando – lo sdegno per l’attentato terrorista al giornale satirico Charlie Hebdo; un attacco alla libertà, all’eguaglianza, alla fraternità. Nel cuore della Francia, nel cuore dell’Europa e quindi nel nostro cuore.
– E’ importante che ovunque si levi lo sdegno così come è importante che l’Europa tutta risponda al terrorismo rimanendo fedele ai cardini dello stato di diritto e della democrazia: se è stata dichiarata guerra dai terroristi – in nome del califfato jaidista – alla ragione e alla libertà, la risposta certo deve essere sul piano della sicurezza e dell’intelligence. Ma distinguendo tutto ciò dalla guerra all’Islam e senza cedimenti ai deliri dello scontro di civiltà della Lega e di Marine Le Pen che sono il miglior ricostituente per la furia terrorista. Questa è la strada giusta che ha vinto in Italia contro le Br grazie alle diga della democrazia, della società, delle organizzazioni sindacali, dei luoghi di lavoro, della politica tutta.
– E’ molto importante che l’Islam moderato sia coinvolto nella risposta democratica all’orrore che colpisce anche loro;
– poi quel terrorismo va battuto anche là dove si combatte per la creazione del califfato Jaidista in Siria e in Iran: non basterà la sorveglianza accurata su coloro che si addestrano per il terrore e da cittadini tornano nei paesi europei per colpire, certo non sui barconi dei migranti e d’altra parte “i lupi solitari” è praticamente impossibile prevenirli come si è dimostrato recentemente in Australia e non solo.