Premessa
La settimana parlamentare è stata totalmente occupata dall’elezione del Presidente della Repubblica.
Nel commento alla proposta avanzata dal Pd di Sergio Mattarella tutti hanno evidenziato il significato politico e le conseguenze della scelta: nei rapporti con Forza Italia e con le altre forze politiche. La contrarietà “di metodo” denunciata da Berlusconi e Ncd ha messo in evidenza l’interpretazione diversa del patto da parte dei suoi contraenti. Per il segretario del Pd limitato alle Riforme per FI comprensivo soprattutto dell’elezione del Presidente della Repubblica. Così come l’adesione di Sel alla proposta riallaccia il filo dell’inizio legislatura. Rischiano però di rimanere in ombra 2 aspetti molto rilevanti:
– il percorso per passi successivi che ha portato alla candidatura. L’identificazione del profilo del Presidente attraverso gli incontri nel Pd e promossi dal Pd con tutte le forze politiche, l’assunzione di responsabilità del Pd nell’avanzare una proposta, non una rosa, tenendo conto delle osservazioni di tutti. Dalle consultazioni era emersa una richiesta unanime: una figura politica capace di visione, punto di riferimento certo per i cittadini, autorevole come lo è stato Napolitano, in cui gli italiani potessero riconoscersi, interprete dell’Unità del Paese, autonoma e quindi capace di dire “no”.
Poi alcune forze politiche avevano chiesto una figura, non troppo vicina a Palazzo Chigi e FI che non si trattasse di un ex segretario DS/Pd. Ora la figura di Mattarella corrisponde a tutte le indicazioni ed è quella di un uomo delle Istituzioni che ha servito con sobrietà e lealmente, capace di dimettersi per tenere ferma una propria convinzione (legge Mammi’), simbolo dell’impegno nella lotta contro la Mafia, autonomo culturalmente e politicamente.
Insomma il Presidente della Repubblica nasce dalla condivisione trasparente di un percorso nel Pd e con le altre forze politiche e di questo va dato atto al segretario del Pd. È stato definito un successo personale del premier: soprattutto un successo della politica e per il Paese.
– le caratteristiche di Sergio Mattarella: un uomo perbene che ha onorato la politica e il Paese con mitezza e sobrietà e che per questo potrà essere un Presidente il cui Paese può riconoscersi: l’inizio della terza Repubblica alcuni hanno detto.
Anche per questo è particolarmente strumentale sbagliato e suicida la scelta del M5stelle che dopo aver puntato sulla divisione del Pd – che ha provato a alimentare – non ha saputo neppure difronte all’evidenza entrare nella discussione per l’elezione del Presidente, il voto più importante e solenne del Parlamento.
E’ stato eletto Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella con un’ampia maggioranza.