Nota sui lavori parlamentari settimana dal 20 al 24 Aprile

By April 25, 2015 Lavoro parlamentare

Premessa

1) Dopo l’ennesima tragedia consumatasi nel mar mediterraneo in cui sono morti circa novecento uomini, donne e bambini in fuga dal loro Paese d’origine per cercare rifugio in Europa da guerre, carestie e persecuzioni, il Presidente del consiglio ha riferito alla Camera. E’ ormai evidente che difronte all’emergenza umanitaria che abbiamo davanti l’azione dell’Italia da sola non può in alcun modo bastare. C’è bisogno di un’azione coesa dell’Unione Europea e della comunità internazionale. Per questo è stato convocato su spinta del Governo italiano e dell’Alto rappresentante dell’Unione Mogherini, un vertice straordinario dell’Unione Europea sull’immigrazione a cui il governo italiano si è presentato sulla base della risoluzione del Parlamento che ha individuato 4 punti su cui impegnare l’Europa:

-La lotta agli scafisti e alle organizzazioni criminali che lucrano sugli schiavi del nuovo millennio, colpendo le imbarcazioni e consegnandoli alla giustizia

-Lavorare per la pace nei paesi di partenza e di transito, soprattutto sulla difficile situazione della Libia.

-Potenziare con finanziamenti e mezzi le operazioni europee di pattugliamento e salvataggio Triton e Poseidon.

– Creare una nuova politica di accoglienza, che non pesi solo sui Paesi di arrivo ma che impegni tutta l’Europa, migliorando e sburocatizzando le pratiche per le richieste d’asilo.

Nel consiglio straordinario è stato deciso l’aumento delle risorse per il finanziamento di Triton e Poseidon, il mandato esplorativo a Federica Mogherini per verificare condizioni e possibilità di  un intervento internazionale e per prima volta una nuova attenzione Europea all’emergenza umanitaria in corso problema europeo e non italiano.  Ma molto c’è ancora da fare.

2) Nel corso della settimana è stato approvato dopo 10 anni il “divorzio breve” con solo 28 voti contrari: una legge che avvicina all’Europa dei diritti civili.

Proposte di legge: Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi

Finalmente la legge sul divorzio breve è stata approvata anche in Italia. Il provvedimento semplifica e velocizza le procedure per divorziare. Nello specifico si prevede che i tempi che devono intercorrere fra la separazione e la richiesta per ottenere il divorzio siano ridotti dagli attuali tre anni a dodici mesi in caso di separazione giudiziale (quando cioè il divorzio viene chiesto da uno dei due coniugi) e a sei mesi quando la separazione è invece consensuale. La separazione decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale.

Ratifiche

Sono state approvate le seguenti ratifiche:

Trattato con il Governo della Repubblica popolare cinese, in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale (Approvato dal Senato) (A.C. 2511); Accordo di collaborazione strategica con il Governo del Montenegro (Approvato dal Senato) (A.C. 2752); Disegno di legge di ratifica: Emendamenti alla Convenzione sulla protezione fisica dei materiali nucleari e norme di adeguamento dell’ordinamento interno (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2124-B); Relazione sul sistema di protezione dei testimoni di giustizia, approvato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (Doc. XXIII, n. 4)

Relazione sul sistema di protezione dei testimoni di giustizia, approvato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (Doc. XXIII, n. 4)

E’ stata approvata la risoluzione che impegna il Governo ed il parlamento a lavorare su una legge organica che miri a tutelare e a ridefinire i diritti e le modalità di tutela dei testimoni di giustizia in particolare superando la quasi totale equiparazione attuale fra collaboratori di giustizia che vengono da un contesto criminale e decidono di dissociarsi e i testimoni di giustizia che sono appunto testimoni di fatti legati alla criminalità organizzata ma che non ne fanno parte.

Documento di economia e finanza 2015 (Doc. LVII, n. 3)

E’ stata approvata la risoluzione sul def 2015. Il Documento di economia e finanza è stato introdotto dalla legge di contabilità e finanza pubblica, che ne ha stabilito l’approvazione entro il 10 aprile di ogni anno. Sostenere la ripresa economica evitando aumenti del prelievo fiscale e allo stesso tempo rilanciando gli investimenti; avviare il debito pubblico (in rapporto al PIL) su un percorso di riduzione, consolidando così la fiducia del mercati e riducendo la spesa per interessi; favorire gli investimenti e le iniziative per consentire un deciso recupero dell’occupazione nel prossimo triennio. Questi gli obiettivi della politica di bilancio annunciati dal governo alla presentazione del  Documento di Economia e Finanza (Def) 2015 approvato il 10 aprile 2015 dal Consiglio dei Ministri. Entro il 30 aprile due delle sezioni di cui si compone il Def, il Programma di Stabilità e il Programma Nazionale di Riforma (PNR), saranno inviate al Consiglio dell’Unione Europea e alla Commissione europea a Bruxelles.
Nell’insieme il Def disegna un cambiamento di marcia nella situazione economica e finanziaria del Paese con il prodotto interno lordo che nel 2015 diventa positivo (+0,7%) dopo tre anni di recessione e imposta una politica economica a supporto di una crescita più sostenuta nel triennio successivo. Dopo una crisi molto grave e prolungata, nell’ultimo trimestre del 2014 l’economia italiana sembra uscire dalla recessione. La favorevole evoluzione del contesto macroeconomico sta spingendo le principali organizzazioni internazionali a rivedere al rialzo le stime di crescita per l’Area dell’Euro e l’Italia. La flessione dei prezzi del petrolio favorisce il miglioramento delle ragioni di scambi. Ma al di là dell’evoluzione del mercato del petrolio è il clima in Europa a essere cambiato e crescita e occupazione sono stati posti al centro del dibattito europeo grazie anche alle pressioni in questo senso dell’Italia. Da questo nuovo clima sono scaturiti nuovi impegni e iniziative, sia a livello nazionale che a livello europeo, con il lancio del Piano Juncker e con il Quantitative Easing della BCE. Il Quantitative Easing della BCE – che ha aggiunto gli acquisti del debito sovrano ai programmi di acquisto di attività del settore privato – consentirà una ripresa del credito grazie al mantenimento di condizioni finanziarie accomodanti. Ma al contempo le tensioni geopolitiche, l’evoluzione della crisi in Grecia, la decelerazione delle economie emergenti costituiscono elementi d’incertezza.

Nel 2014 gli interventi di politica economica del Governo hanno mirato a rilanciare l’economia mediante azioni di sostegno dei redditi e di riduzione del carico fiscale, progredendo inoltre verso la soluzione definitiva al problema dei debiti arretrati delle Amministrazioni pubbliche. Nonostante il perdurare di una fase di debolezza l’avanzo primario si è mantenuto tra i più elevati nell’Area dell’Euro, l’incidenza dell’onere del debito sul PIL ha continuato a ridursi, l’indebitamento netto è rimasto entro la soglia del 3,0 per cento. Il quadro macroeconomico prefigurato nel DEF è in linea con quello prevalente tra i principali previsori nazionali e internazionali. Lo scenario programmatico segna il ritorno della crescita dopo un prolungato periodo di recessione. Per il 2015 si riscontra un incremento del PIL pari allo 0,7 per cento, che si porterebbe all’1,4 e all’1,5 per cento nel 2016 e 2017, rispettivamente.

Vengono confermati gli obiettivi di indebitamento netto indicati lo scorso autunno per il triennio 2015-2017 – rispettivamente pari a 2,6, 1,8 e 0,8 per cento del PIL. Si riduce la pressione fiscale, al netto della classificazione contabile del bonus IRPEF 80 euro.
Viene scongiurata l’attivazione delle clausole di salvaguardia per il 2016 – volte a garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica – che avrebbero prodotto aumenti del prelievo pari all’1,0 per cento del PIL. Questo obiettivo viene raggiunto i) in parte grazie al miglioramento del quadro macroeconomico – che si riflette in un aumento del gettito – e alla flessione della spesa per interessi rispetto alle previsioni dello scorso autunno, con un effetto complessivo valutabile in 0,4 punti percentuali del PIL; ii) in parte per effetto delle misure di revisione della spesa che verranno definite nei prossimi mesi, per un importo pari allo 0,6 per cento del PIL. Si tratta di un intervento cruciale che determina un abbattimento significativo della pressione fiscale contemplata dal quadro tendenziale.
Al fine di facilitare il processo di ripresa economica, nel 2016 ci si intende avvalere della flessibilità delle finanze pubbliche connessa all’utilizzo della clausola europea sulle riforme; ne conseguirebbe un percorso di miglioramento del saldo strutturale più graduale, che contempla il raggiungimento del pareggio di bilancio strutturale nel 2017.

Mozioni Speranza, Dellai, Gelmini, De Girolamo, Scotto, Guidesi, Catania, Rostellato, Schullian, Pastorelli ed altri n. 1-00769 e Benedetti ed altri n. 1-00778: Iniziative in merito alla cosiddetta Carta di Milano, in relazione ad Expo 2015

La Carta di Milano vuole essere un «patto sul cibo» da consegnare al pianeta per vincere la sfida alimentare globale. Una reale assunzione di responsabilità da parte degli Stati e dei cittadini del mondo per garantire il diritto a un cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti. Nasce dalla sintesi di un percorso di ricerca, di confronto, di idee e di culture sul tema di Expo 2015 «Nutrire il Pianeta, energie per la vita», avviato da Laboratorio Expo fin dal 2013. In questa mozione di chiede al Governo di rimettere al centro dell’azione politica il tema dell’alimentazione sana e sostenibile,  di ridurre lo spreco alimentare, combattere la fame nel mondo, salvaguardare la biodiversità, affermare il diritto alla sicurezza alimentare, stimolare il risparmio idrico e il contrasto ai cambiamenti climatici, tutelare l’ambiente attraverso il presidio del suolo.

Leave a Reply