Premessa
Questa settimana la discussione parlamentare si è concentrata su:
1) Riforma “la buona scuola”. È’ ‘iniziata in Aula la discussione sulla ” buonascuola”. Il voto finale è previsto per mercoledì 20 maggio dopo l’esame di circa 800 emendamenti, quelli segnalati dai gruppi sui quasi 2 mila presentati. Più volte nelle Note precedenti ne abbiamo parlato e una disamina più dettagliata la faremo nella settimana della sua approvazione . Ma vale comunque la pena già ora di sottolineare che si tratta di un provvedimento molto importante e molto complesso sottoposto nel corso di un anno prima alla consultazione pubblica , poi esaminato con grande cura dalla VII Commissione della Camera che ha realizzato più di 90 audizioni. Il testo presentato dal Governo arriva in aula con molti cambiamenti che raccolgono gran parte dei rilievi avanzati in questa lunga fase preparatoria soprattutto in virtù della scelta del Partito democratico di tenere insieme l’ascolto delle opinioni critiche e la determinazione nel portare a compimento “la buonascuola”: una riforma necessaria per ridare la centralità alla scuola pubblica e quindi al futuro del paese, dopo anni di politiche sbagliate , di abbandono e incuria e in netta discontinuità con i tagli di risorse umane e finanziarie prodotti in questi anni.
2) E’ stata approvata la legge quadro sulle missioni militari all’estero. Il provvedimento, frutto di un lungo e articolato lavoro parlamentare, colma una storica lacuna. Nel nostro ordinamento non esisteva una disciplina di carattere generale che, da un lato, regolasse le procedure relative alla deliberazione e all’autorizzazione di tali missioni e, dall’altro, fornisse una cornice legislativa stabile e uniforme da applicare in tutti gli scenari internazionali. Aspetti che fino ad oggi sono stati gestiti, di volta in volta, con provvedimenti singoli e dalla efficacia limitata nel tempo.
N.B. Dopo tante insistenze del governo italiano e dopo le tante tragedie nel Mediterraneo la Commissione Europea ha approvato un’agenda sui migranti basata su quattro pilastri: ridurre gli incentivi alla migrazione irregolare, gestire e rendere sicure le frontiere esterne della Ue, proteggere i richiedenti asilo e creare una nuova politica della migrazione legale. Finalmente l’Europa si fa carico del problema , assume la responsabilità delle vite delle persone in fuga da fame , guerra e miseria,non lascia più sola l’Italia. Un primo passo ma tanta è ancora la strada da fare.
Mozioni Guidesi ed altri n. 1-00755, Franco Bordo ed altri n. 1-00818, Tullo ed altri n. 1-00819, Garofalo ed altri n. 1-00820, Nicola Bianchi ed altri n. 1-00821, Palese n. 1-00823, Catalano ed altri n. 1-00828, Rizzetto ed altri n. 1-00829 e Rampelli ed altri n. 1-00848: Iniziative di competenza in ordine alla razionalizzazione della rete degli uffici postali
Poste italiane è la più grande infrastruttura di servizi, ma nello stesso è la più grande azienda italiana con ben 143 mila lavoratori. E’ in atto un processo di privatizzazione che dovrà portare ad una alienazione non superiore al 40 per cento. Nello stesso tempo è andato avanti in questi anni un processo di liberalizzazione del mercato postale che ha eroso l’area dei prodotti riservati ai fornitori del servizio universale postale. Proprio per questo nel settembre 2014 un piano industriale prevedeva la chiusura di 445 uffici postali ed una rimodulazione degli orari. Grazie ad una delibera dell’Agcom e all’impegno del Governo sono stati salvaguardatigli uffici ubicati in comuni qualificati nel contempo rurali e montani. Con questa mozione di chiede al Governo di garantire anche in vista del processo di privatizzazione in atto, la sostenibilità economica del servizio universale postale, a valutare con particolare attenzione l’impatto sociale, soprattutto in relazione alle situazioni più critiche delle aree interne e montane, a sollecitare l’azienda Poste italiane perché investa nei servizi innovativi e riesca a utilizzare appieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, aumentando anche lo spazio di mercato di Poste nel settore della logistica, attraverso l’e-commerce e anche l’azione di accompagnamento al digitale, a chiedere a Poste italiane di precisare quale è effettivamente l’impatto occupazionale del piano di razionalizzazione: quindi, mantenimento degli uffici, ma anche mantenimento dei posti di lavoro.
Mozioni Vezzali ed altri n. 1-00557, Segoni ed altri n. 1-00834, Giancarlo Giordano ed altri n. 1-00835, Gagnarli ed altri n. 1-00836, Binetti ed altri n. 1-00837, Malpezzi ed altri n. 1-00839, Faenzi ed altri n. 1-00841, Rondini ed altri n. 1-00842 e Gigli ed altri n. 1-00844: Iniziative per la promozione dell’educazione alimentare nelle scuole
Con questa mozione si chiede al Governo di promuovere anche sulla spinta di Expo e della Carta di Milano l’educazione alimentare sana ed equilibrata nelle scuole. Puntare su progetti ed iniziative all’interno delle scuole è il modo migliore per diffondere la cultura del mangiare sano e la lotta gli sprechi alimentari.
Proposte di legge: Disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali (A.C. 45-933-952-1959-A)
Il provvedimento di iniziativa parlamentare crea un riferimento unico per i contingenti militari italiani coinvolti in missioni internazionali. Una disciplina quadro che ne regoli le procedure istituzionali e il trattamento economico del personale, con l’obiettivo di snellire il lavoro parlamentare e concentrarlo sugli aspetti politici e strategici delle missioni. Un passo avanti importante che tramite il quale finalmente si razionalizzano e uniformano il trattamento economico, la normativa applicabile al personale, sia relativa a profili amministrativi che a quelli penali, e si riordinano le disposizioni altrimenti sparse nei vari decreti di rifinanziamento. Si è così realizzato uno strumento legislativo capace di offrire una cornice normativa certa e unitaria per l’invio dei contingenti, sia nell’ambito di operazioni di mantenimento della pace, sia nell’ambito di operazioni di conseguimento della pace (peace enforcing).