Premessa
Questa settimana la Camera ha approvato: una mozione sullo sviluppo del mezzogiorno, una sull’uso corretto di dispositivi di sicurezza stradale, la ratifica di 5 atti internazionali per il contrasto al terrorismo e una sulla responsabilità professionale del personale sanitario (in fondo i dettagli).
Questa ultima proposta di legge di iniziativa parlamentare, molto importante e attesa, vede la luce dopo almeno dieci anni di dibattito e ha per oggetto la sicurezza delle cure e la responsabilità professionale degli operatori della sanità. Il bisogno di una legge equilibrata che sapesse contemperare il diritto delle persone ad essere tutelate – pur non esistendo il diritto alla guarigione – con la dignità e la salvaguardia della professionalità medica è reso evidente sia dall’aumento del contenzioso, che della “medicina difensiva” alimentata dalla preoccupazione degli operatori sanitari di certezze diagnostiche difensive da future recriminazioni.
Due sono le direttrici entro le quali si muove la legge: da un lato il potenziamento delle garanzie e delle tutele per chi esercita la professione sanitaria (medici, infermieri, ecc.), dall’altro il rafforzamento degli strumenti che permettono ai pazienti di essere risarciti in tempi più rapidi e soprattutto certi rendendo obbligatoria l’assicurazione sanitaria per tutte le strutture e per tutti i medici, istituendo un fondo di garanzia e stabilendo la possibilità di azione diretta delle persone danneggiate nei confronti della compagnia di assicurazione. Poiché’ l’esperienza e le statistiche dicono che il 70% dei danni discende da problemi organizzativi della struttura sanitaria, per quanto riguarda la responsabilità civile la legge obbliga quest’ultima a rispondere in via contrattuale (cioè spetta alla struttura l’onere della prova) e il medico in via extracontrattuale (onere della prova a carico dei pazienti). Viene altresì definita la responsabilità penale dei medici in presenza di colpa grave intesa come non-rispetto delle linee guida della comunità scientifica per quella malattia.
Con il testo approvato la sicurezza delle cure diventa costitutiva del diritto alla salute, viene precisato che essa si realizza con l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie, con la trasparenza e la messa a disposizione degli utenti di tutte le informazioni ,con l’utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche ed organizzative e vengono individuati a livello regionale uffici e garanti per la salute.
Mozioni Dorina Bianchi ed altri n. 1-00976, Covello ed altri n. 1-01097, Palese ed altri n. 1-01101, Scotto ed altri n. 1-01112, Pisicchio n. 1-01113, Barbanti ed altri n. 1-01114 e Carfagna ed altri n. 1-01115: Iniziative per il rilancio del Mezzogiorno
Con la mozione si ribadisce l’impegno del Governo e del parlamento per lo sviluppo del mezzogiorno. Si chiede infatti di lavorare per rendere attive ed efficaci le linee guida del masterplan indicate dal Governo, anche attraverso la cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri prevista dalla legge di stabilità per il 2015. Rilanciare il sud tramite un impiego efficacie e vero dei fondi comunitari, in precedenza sprecati e che oggi invece sono impiegati nella quasi totalità e con efficienza; tramite un’attenzione alle condizioni che permettono lo sviluppo economico, come l’assenza di burocrazia, di criminalità e un investimento infrastrutturale, sulla cultura e l’educazione.
Proposte di legge: Responsabilità professionale del personale sanitario (A.C. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-A)
Il provvedimento affronta e disciplina i temi della sicurezza delle cure e del rischio sanitario, della responsabilità̀ dell’esercente della professione sanitaria o sociosanitaria e della struttura sanitaria pubblica o privata, le modalità̀ di svolgimento dei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la responsabilità̀ sanitaria, l’obbligo di assicurazione e l’istituzione del Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità̀ sanitaria.
Il fine è innanzitutto quello di migliorare il livello di tutela dei pazienti attraverso una migliore valutazione e gestione del c.d. clinical risk management e un contrasto alla medicina difensiva. In questo senso si potenzia l’attività di audit e monitoraggio già prevista con la legge di stabilità 2016. Approfondisci qui Dossier Responsabilità professionale del medico
Mozioni Baldelli, Garofalo, Catalano, Attaguile, Fauttilli, Rampelli, Palese, Abrignani ed altri n. 1-01085, De Lorenzis ed altri 1-01104, Tullo ed altri n. 1-01105, Cristian Iannuzzi ed altri n. 1-01106 e Franco Bordo ed altri n. 1-01116: Iniziative in merito al corretto utilizzo dei dispositivi di rilevazione automatica della velocità e alla destinazione dei proventi derivanti dal relativo sistema sanzionatorio
La finalità della mozione è quella di avere un corretto uso dei sistemi di controllo della velocità, i così detti autovelox. La sicurezza stradale è un problema nel nostro Paese: sono 3.400 i morti all’anno solo nel 2014 secondo l’Istat. Tra i grandi Paesi, abbiamo un indice di incidentalità, mortalità e lesività peggiore di tutti gli altri grandi Paesi, è il doppio di quello della Gran Bretagna. Basta pensare che la principale causa di morte per gli italiani al di sotto dei 45 anni è rappresentata appunto dagli incidenti stradali.
Per questo è necessario un aumento dei controlli e un uso corretto di strumenti come gli autovelox. Se utilizzati male infatti essi possono diminuire la loro efficacia ed in generale indebolire le norme che prevengono gli incidenti. Il caso del Tutor in autostrada o del Vergilius in altri tratti autostradali dimostra che un controllo sistematico della velocità diminuisce gli incidenti, i morti e le infrazioni. Con la mozione si propone inoltre che
tutta la quota derivante dalle sanzioni amministrative sia dedicata alla sicurezza stradale: in primo luogo alla gestione dei manufatti stradali, in maniera tale che non solo non siano pericolosi, ma inducano a più moderazione; e poi anche per maggiori controlli.
Disegno di legge: Norme per il contrasto al terrorismo (A.C. 3303-A)
Il disegno di legge autorizza la ratifica di cinque atti internazionali finalizzati alla prevenzione e repressione del terrorismo, dettando norme di adeguamento interno. Questi atti internazionali sono degli strumenti giuridici che possono aiutare a monitorare e prevenire meglio le forme di terrorismo; e per farlo bisogna dotarsi di regole comuni sul piano internazionale, fatte di norme interne. Con questo provvedimento si inseriscono infatti nel codice penale nuove fattispecie relative a condotte di fiancheggiamento o sostegno del terrorismo internazionale, punendo con la reclusione da 7 a 15 anni chiunque raccoglie, eroga o mette a disposizioni beni o danaro in qualunque modo realizzati, destinati in tutto o in parte al compimento di atti con finalità terroristica.