Mer, 18/05/2016 – 15:37
“A Raggi e a tutti i candidati del Movimento 5stelle vorrei ricordare che con il Jobs Act abbiamo definitivamente cancellato l’odiosa pratica delle dimissioni in bianco, resta così solo la Casaleggio Associati a prevederla nei contratti. – Così Titti Di Salvo, vicepresidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera, dopo l’ammissione di Virginia Raggi, in una intervista pubblicata oggi, di aver firmato il codice di comportamento presente sul blog di Grillo –
“Stupisce poi il candore con cui la candidata sindaca a Roma del Movimento 5 Stelle ammette, qualora venisse eletta, che le decisioni non le prenderà lei ma uno staff coordinato dai garanti. Neppure un cenno di imbarazzo di fronte ai suoi elettori. Raggi, come tutti i candidati che hanno sottoscritto il codice di comportamento, prima di prendere una decisione su atti di alta amministrazione dovrà parlare con qualcuno a Milano, così come previsto dal punto 7 del codice, e – spiega la deputata Democratica – non sarà libera neppure di scegliere i propri collaboratori, perché le proposte di nomina, come richiesto dal secondo punto, dovranno essere preventivamente approvate dallo staff. I cittadini, cui gli esponenti pentastellati dicono di guardare sempre con attenzione, hanno il diritto di sapere chi fa parte di questo inafferrabile staff, che prende decisioni al posto dei sindaci, che manda email anonime, che intima le espulsioni”.
“Purtroppo i 5 stelle perdono la memoria quando si tratta di fare i nomi, così come è successo a Raggi, che ammette di non ricordarli e dimentica addirittura di aver preso un impegno a divulgarli, forse vergognandosi di nominare quelli che, a Milano, saranno i veri sindaci. I candidati del Movimento non chiedono voti ai cittadini – conclude Di Salvo – ma un atto di fede”.