Roma, 1 mar. – “La legge 194 è una legge dello stato e
la sua applicazione deve essere garantita in ogni regione, al di
là del credo religioso e delle opinioni politiche”. Lo ha
dichiarato in una nota Titti Di Salvo, vicepresidente dei
deputati del Partito democratico, commentando la vicenda della
donna di Padova.
“Non può e non deve accadere – ha spiegato – che una donna debba
affrontare un iter così doloroso come ricevere il diniego da
parte di 23 strutture sanitarie del Nordest alla richiesta di
interruzione volontaria di gravidanza prima di poter attenere
quello che è un diritto. In Veneto, regione in cui risiede la
donna, i ginecologi obiettori raggiungono il 76,2% del totale. Il
governatore Zaia – sottolinea la deputata dem – dovrebbe
garantire il diritto di scelta, ma nessun rimedio è stato messo
in campo per sanare una situazione che, di fatto, impedisce
l’applicazione della legge”.
“Nel Lazio – ha sottolineato Di Salvo – Zingaretti ha preso in
mano la situazione con un bando che menzionava esplicitamente la
finalità del contratto, cioè la funzione garantire le prestazioni
di interruzioni di gravidanza. Zaia metta da parte i suoi calcoli
elettorali e faccia rispettare la legge anche in Veneto, perché
il pieno rispetto del diritto di obiezione non può ledere il
diritto di scelta sull’interruzione volontaria di gravidanza e
sull’applicazione della legge”, ha concluso l’esponente
democratica.