Nota sui lavori parlamentari settimana dal 25 al 31 luglio

By July 31, 2016 Lavoro parlamentare

Premessa

Nella settimana è stato approvato un disegno di legge sul processo amministrativo telematico, una mozione sul costo dei farmaci in particolare di quelli innovativi ed è stata istituita una commissione parlamentare di inchiesta sul degrado nelle periferie e delle città italiane.

Questa è anche la settimana in cui sono stati approvati i decreti attuativi che rendono definitivamente operante il ddl sulle unioni civili. Dopo anni, dopo Dico e Pacs, dopo tanti “stop and go” è stata colmata quella incredibile lacuna che ci relegava fra quei Paesi, i meno civili al mondo, che non riconoscono diritti pieni e tutele a persone dello stesso sesso legate da un vincolo di amore (e alle coppie non sposate). Oggi queste persone potranno godere degli stessi diritti delle coppie etero e potranno, finalmente, sentirsi parte di una nazione che non nega più la loro esistenza ma che li rispetta e include, riconoscendogli diritti e doveri reciproci. Il riconoscimento è anche la condizione di premessa, il primo passo per combattere la discriminazione e l’omofobia. Certo, non dimentichiamo che la legge ha dei limiti e che lo stralcio della step child adoption è un diritto negato ai bambini e alle bambine, una lacuna che deve essere colmata con una normativa che riveda complessivamente il difficile tema delle adozioni. Ma oggi vedere il boom di richieste già effettuate in attesa dei decreti e la felicità di Deborh e Elena, Eva e Maria Pia, di Marco e Roberto e di Margherita, malata terminale che sognava di poter condividere con la sua compagna questo momento, e tanti altri è un’immensa gioia.

Disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative in materia di processo amministrativo telematico (A.C. 3954-A)

Il decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117, interviene sulla disciplina del processo amministrativo telematico, posticipando di sei mesi il termine a decorrere dal quale tutti gli atti del processo amministrativo dovranno essere sottoscritti con firma digitale (dal 1o luglio 2016 al 1o gennaio 2017).
Proprio in questi giorni ha compiuto due anni l’introduzione della telematica nel processo civile, intrapresa il 30 giugno 2014.1 Anche il processo amministrativo è a pieno titolo coinvolto in questo percorso di innovazione, che è destinato ad accorciare le distanze tra il giudice amministrativo e i suoi utenti, che sono tutti i cittadini.
Le ragioni della proroga del termine per l’affermazione del processo amministrativo telematico risiedono nelle necessità successive alla predisposizione in corso delle regole tecnico-operative per tale processo, non potendosi prescindere – come è accaduto per il processo civile e per quello penale – dalla gradualità dell’introduzione ed dell’aggiornamento dei meccanismi di recepimento di questo nuovo modello.
Il decreto-legge introduce inoltre disposizioni relative alle assunzioni di personale amministrativo da parte del Ministero della giustizia che avranno effetti positivi sia sul processo di digitalizzazione della giustizia che sull’intero comparto giustizia.
Si tratta del primo concorso pubblico per il personale della giustizia dopo circa 20 anni di blocco di assunzioni, e l’inserimento del provvedimento in forma di emendamento di un decreto-legge già in discussione dimostra la volontà di voler arrivare nel più breve tempo possibile alla pubblicazione dei bandi di concorso per l’assunzione di 1.000 nuove figure che dovranno contribuire a risolvere il problema della carenza di personale organizzativo degli uffici giudiziari, carenza evidenziata dal Consiglio Superiore della Magistratura, e che è comune praticamente a tutti gli uffici giudiziari italiani, provocando spesso riduzioni di orari di apertura delle cancellerie e perfino la sospensione delle udienze penali.
Il Ministero viene quindi autorizzato, per il triennio 2016-2018, ad assumere a tempo indeterminato fino a 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale; il personale sarà inquadrato nei ruoli dell’amministrazione giudiziaria e potrà essere selezionato sia bandendo nuovi concorsi che attingendo a graduatorie ancora valide. L’aumento del personale è destinato a supportare i processi di digitalizzazione degli uffici e a completare il processo di trasferimento allo Stato – avviato il 1o settembre 2015 – dell’obbligo di corrispondere le spese per gli uffici giudiziari precedentemente a carico dei Comuni. Approfondisci qui

Mozioni Grillo ed altri n. 1-01178, Nicchi ed altri n. 1-01322 e Lenzi ed altri n. 1-01323 concernenti iniziative relative al regime dei farmaci e dei relativi rimborsi da parte del Servizio sanitario nazionale, con particolare riferimento alla questione dei cosiddetti farmaci innovativi

Il cuore della mozione raccoglie una spinta a rivedere il sistema della governance del farmaco che arriva da più punti. il rapporto dell’Osmed del 2015, che è stato presentato dall’Aifa a giugno, evidenzia questo dato: una spesa farmaceutica nazionale di circa 29 miliardi, di cui il 76 per cento viene versato dal Servizio nazionale, ma con un balzo notevole dell’8,6 per cento di spesa farmaceutica nazionale che è dovuto principalmente ai farmaci innovativi. Questo è un tema particolarmente importante e rilevante, perché richiama l’equità, il diritto e l’accesso alle cure e i dati evidenziano il superamento del limite di spesa negli anni 2013-2015, con una maggiore incidenza della spesa farmaceutica rispetto a quella territoriale. Le cifre sono rilevanti: siamo passati da oltre 700 milioni del 2013 a un miliardo del 2014 a un miliardo e mezzo del 2015. Cifre che rischiano di compromettere la salute dei sistemi sanitari e, soprattutto, la salute dei cittadini, alla quale si è cercato di provvedere con le norme all’interno del decreto-legge «enti locali». Per questi motivi con la mozione chiediamo al Governo di rivedere la modalità per quei farmaci eccessivamente costosi attraverso una maggiore concorrenza, trasparenza, velocizzando l’introduzione nel nostro Paese di farmaci già autorizzati dall’EMA, l’introduzione di una norma di carattere generale in base alla quale il prezzo si riduce o si sconta in maniera progressiva in rapporto all’aumento dei pazienti o di altri criteri e mantenere distinte le funzioni tra chi stabilisce il prezzo per il sistema del farmaco e, dall’altro, l’ente che lo autorizza. Appare evidente, come si legge nel rapporto Aifa, il peso che i farmaci innovativi costituiscono nell’incremento globale del superamento dei tetti di spesa. Diventa, quindi, necessario definire in modo dettagliato e chiaro che cosa si intenda per innovativo, perché nuovo non è sinonimo di innovativo, e va quindi definito qual è il contributo aggiuntivo in termini di real life che giustifica il maggior prezzo e anche i maggiori vantaggi sul mercato del farmaco.

Proposte di inchiesta parlamentare: Lupi ed altri; Costantino ed altri: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato della sicurezza e del degrado delle città italiane e delle loro periferie (Doc. XXII, nn. 65-69-A)

La costituzione di una Commissione d’inchiesta sulle condizioni di vita e di sicurezza delle periferie può contribuire a recuperare un gap di conoscenza degli universi urbani italiani e a venire incontro ad un’urgenza dettata dalla vita reale e dagli eventi che, giorno dopo giorno, ci consegnano la prova di cambiamenti rapidi, contraddittori e, soprattutto, di una domanda crescente di governo, di sussidiarietà nei confronti delle varie mescolanze che abitano le nostre città, mescolanze tra povertà e ricchezza, tra cultura e involgarimento delle forme relazionali, tra etnie e culti religiosi, tra solitudine e aggregazione sociale, tra formazione scolastica e abbandono e che corrono sempre più veloci, sfuggono alla lentezza dell’indagine dell’azione pubblica e si aggravano anche a causa della crescita delle diseguaglianze sociali in atto in tutto l’Occidente e della crisi dei ceti di mezzo. Comunità e formazione sono le direttrici per una politica di sicurezza che non può significare solo più polizia, controllo, contrasto armato, mura fisiche e normative, restrizione delle libertà. Questa proposta di legge era partita con un approccio, non condivisibile che è stato modificato. Faceva quasi coincidere il tema delle periferie urbane e delle condizioni di disagio sociale che vi si riscontrano con un tema di ordine pubblico, in particolare verso i migranti, a loro volta individuati come causa unica del terrorismo, dei problemi di integrazione e di convivenza fra genti di lontana origine e cittadini italiani residenti; questa dimensione è un aspetto della complessità dei problemi che riguardano il grande caleidoscopio delle periferie e dei loro problemi, ma non è quello dal quale tutto inizia e tutto termina. Per questo il campo di indagine della Commissione è stato ampliato a largo raggio, ad aspetti che toccano il punto di fondo dello stato delle città italiane: le trasformazioni urbane, i servizi collettivi, i servizi alla persona, le infrastrutture culturali, la mobilità urbana, il lavoro e gli attori sociali che operano nelle città con l’associazionismo, il volontariato laico e religioso, il radicamento dei diversi culti religiosi e delle loro diverse caratteristiche in rapporto all’integrazione con il resto delle comunità. In questi mesi il Governo si è posto il problema e, anche se nella limitatezza delle risorse, si è varato un programma di azione importante; che prevede lo stanziamento di oltre 500 milioni di euro per interventi di riqualificazione delle periferie, la legge per il contenimento del consumo di suolo recentemente approvata, la legge sul recupero dei centri storici, in discussione, il nuovo codice degli appalti, finalizzato a velocizzare e a rendere più trasparenti appalti e opere pubbliche. Questa Commissione potrà servire a fornire una lettura più ampia e scientificamente documentata sullo stato delle città in questo momento storico, così carico di incertezze, e a rinnovare una tradizione nobile del Parlamento italiano, quella dei grandi studi economico sociali al servizio della democrazia e delle istituzioni.

Ratifiche
Sono stati approvati i seguenti disegni di legge di ratifica: Ratifica ed esecuzione del Memorandum d’Intesa sulla lotta alla criminalità tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato del Qatar, fatto a Roma il 16 aprile 2012 (A.C. 2710-A); Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione tra il Ministero dell’interno della Repubblica italiana e il Ministero degli affari interni della Repubblica di Azerbaijan, firmato a Roma il 5 novembre 2012 (A.C. 3260-A); S. 2028 – Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e Bioversity International relativo alla sede centrale dell’organizzazione, fatto a Roma il 5 maggio 2015; b) Accordo tra la Repubblica italiana e l’Agenzia spaziale europea sulle strutture dell’Agenzia spaziale europea in Italia, con Allegati, fatto a Roma il 12 luglio 2012, e Scambio di Note fatto a Parigi il 13 e il 27 aprile 2015; c) Emendamento all’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite sullo status dello Staff College del Sistema delle Nazioni Unite in Italia del 16 settembre 2003, emendato il 28 settembre 2006, fatto a Torino il 20 marzo 2015; d) Protocollo di emendamento del Memorandum d’intesa fra il Governo della Repubblica italiana e le Nazioni Unite relativo all’uso da parte delle Nazioni Unite di locali di installazioni militari in Italia per il sostegno delle operazioni di mantenimento della pace, umanitarie e quelle ad esse relative del 23 novembre 1994, con Allegato, fatto a New York il 28 aprile 2015 (A.C. 3764)

Question time “Iniziative per il tempestivo aggiornamento dei metodi di computo del numero delle pensioni di anzianità e anticipate liquidate con il sistema contributivo, con particolare riferimento al dato relativo alle lavoratrici che si sono avvalse della cosiddetta «opzione donna» – n. 3-02428”

Abbiamo interrogato il Governo sulla proroga della cosiddetta opzione donna, ecco gli interventi in aula

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