E’ necessario stralciare l’articolo 32 del decreto “del fare” perché peggiora in maniera sostanziale la disciplina sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e avviare un’indagine conoscitiva per fare il punto sullo stato di attuazione del testo unico, prima di procedere con eventuali ulteriori manutenzioni.
Lo afferma l’on. Titti di Salvo, vicepresidente del gruppo Sel e componente della Commissione Lavoro.
Il decreto “del fare” contiene poche luci e molte ombre e per quanto riguarda la parte sul lavoro interviene sulle norme sulla sicurezza sul lavoro che peggiorano la normativa attuale. Gli interventi di modifica al testo unico (decreto legislativo n. 81), mascherati più o meno come misure di semplificazione, continua l’on. Di Salvo, rischiano di indebolire l’impianto normativo e di non produrre effetti positivi sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Prima di procedere oltre con il sistematico smantellamento del testo unico sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro o, anche e più semplicemente, di continuare a modificarlo con interventi non organici, sarebbe importante svolgere un’indagine conoscitiva per verificare quale sia stata l’applicazione del decreto 81 a 5 anni dalla sua entrata in vigore, e quali i suoi eventuali limiti.
In un Paese nel quale infortuni e morti sul lavoro rappresentano, purtroppo, una tragica e triste realtà, conclude l’on. Di Salvo, modificare le norme sulla sicurezza sul lavoro è inaccettabile.
Lo rende noto l’ufficio stampa nazionale di Sel
Roma 4 luglio 2013