ESODATI: DI SALVO (LED), NON È PIÙ TEMPO DI ASPETTARE. GOVERNO SI IMPEGNI ORA PER SOLUZIONE
Presentato Ordine del Giorno sottoscritto da tutti i gruppi ad esclusione di Ncd e Sc
“Non è più tempo di aspettare per trovare una soluzione definitiva al problema: al governo chiediamo di impegnarsi da ora a riconoscere a tutti gli esodati le condizioni preesistenti alla Legge Fornero, questo per noi è realizzare la soluzione strutturale che sia coerente con le proposte già contenute nella pdl della commissione lavoro”.
Deve riconoscere a tutti gli esodati le condizioni preesistenti alla legge Fornero
– lo dichiara Titti Di Salvo, portavoce di Diritti e Libertà – Socialisti Europei, prima firmataria di un Ordine del giorno, sottoscritto da deputati di tutte le forze politiche ad esclusione di Ncd e Scelta Civica –
“Le scelte della legge Fornero hanno modificato l’equilibrio del sistema previdenziale con norme che vanno corrette per ripristinare, oltre all’equilibrio finanziario, la sostenibilità sociale del sistema: dalla flessibilità dell’età pensionabile in ragione del rapporto tra età pensionabile e lavoro, alla copertura figurativa dei lavoratori discontinui, alla rivalutazione delle pensioni.
Per ristabilire un minimo di giustizia si devono sanare gli errori e le ingiustizie che hanno violentemente colpito, ad esempio, gli insegnanti “quota 96″ e il personale delle ferrovie, esclusi dalle categorie per le quali la legge Fornero prevedeva la necessità dell’armonizzazione.
La commissione lavoro della Camera – spiega Di Salvo – aveva elaborato una proposta di legge risolutiva di tutti i problemi aperti su questa materia, attraverso l’adozione di un testo unificato e condiviso da molte forze politiche. Il governo ha emendato la proposta di legge della commissione, con una norma che garantisce la salvaguardia ma i 32.100 persone ma ha rinviato la soluzione strutturale.
Tra i problemi indotti dall’applicazione della legge – conclude Di Salvo – quello degli esodati esige la soluzione strutturale spesso evocata ma non realizzata da tutti i governi che si sono succeduti: per ragioni di equità e per ristabilire un rapporto di fiducia tra le persone e le istituzioni.”