Premessa
Nella settimana alla Camera sono state approvate alcune ratifiche internazionali e molte mozioni che in generale hanno funzione di indirizzo dell’azione di governo mentre è andato avanti nei lavori di Commissione l’istruttoria della terza lettura della legge elettorale e della prima lettura del ddl scuola.
Soprattutto la discussione sull’Italicum ha caratterizzato il dibattito parlamentare e politico e segnatamente il confronto/scontro nel Partito democratico, prima e dopo l’assemblea del gruppo parlamentare che mercoledì sera ha votato per il mantenimento del disegno di legge elettorale così come è arrivato dal Senato.
Si tratta di un testo profondamente mutato rispetto al testo originario in 3 punti:
-rappresentanza di genere
Si prevede l’applicazione della norma antidiscriminatoria nelle definizione dei capilista (nessuno dei 2 sessi può essere rappresentato per più del 60 % e per meno del 40%); nella formazione delle liste ci dovrà essere l’alternanza uomo/donna e l’espressione della doppia preferenza
– soglie di sbarramento per l’accesso alla rappresentanza
La soglia di sbarramento per l’accesso alla rappresentanza è abbassata al 3%
-limite per l’attribuzione del premio di maggioranza
Il premio di maggioranza e’ riconosciuto alla lista che raggiunga il 40% (ex37%)
L’attuale testo al Senato ha avuto anche il consenso di Forza Italia prima della rottura del patto del Nazzareno legata all’elezione del Presidente della Repubblica.
Nel PD vengono chieste da parte della minoranza modifiche di due ordini:
-La riduzione del numero dei collegi per i quali si prevedono capolista già individuati (nel testo attuale 100) con l’esaltazione del meccanismo delle preferenze, che se già in via teorica è discutibile in via pratica rimanda a tutti i recenti fenomeni di corruzione della politica
– l’apparentamento al secondo turno delle forze politiche, una richiesta distante anni luce dall’idea maggioritaria fondativa del Partito Democratico.
Ma al di là delle diverse opinioni, la discussione nel Partito democratico propone il problema non risolto di come si decide in un grande partito nel quale strutturalmente convivono diverse culture politiche e diverse opinioni: non c’è alternativa alla democrazia e al voto per decidere l’opinione prevalente.
E naturalmente è molto debole la richiesta di libertà di coscienza su temi squisitamente politici e non eticamente sensibili come la legge elettorale.
Poi, difronte alla rottura del Patto del Nazzareno, sul capitolo delle regole democratiche, è un atto di saggezza politica mantenere lo schema concordato: saranno altri a dover spiegare di aver cambiato idea.
Proposta di legge: Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (A.C. 1803-A)
La proposta di legge istituisce una Giornata nazionale dedicata al ricordo della tragedia avvenuta il 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, quando 366 migranti morirono nel naufragio dell’imbarcazione con cui cercavano di approdare in Italia. L’operazione Mare Nostrum messa in atto dal nostro Governo dopo il 3 ottobre ha consentito di salvare decine di migliaia di vite, grazie alla dedizione e l’impegno del personale della Marina militare e delle popolazioni di Lampedusa e dei territori coinvolti. I morti nel canale di Sicilia sono oltre 20 mila negli ultimi dieci anni, 3.400 solo l’anno scorso, 500 dall’inizio di quest’anno, l’ultima tragedia due giorni fa. I fondali del Mediterraneo sono ormai un immenso cimitero. C’è bisogno che Triton, la missione che ha sostituito Mare Nostrum adegui i propri mezzi e il suo raggio d’azione alla nuova situazione; occorre istituire presidi europei nei Paesi d’origine e di transito e aprire canali umanitari per rifugiati e richiedenti asilo per poter giungere in Europa; poi, modificare il regolamento di Dublino con nuove norme per la gestione comune europea del diritto di asilo e concordare una distribuzione equilibrata dei migranti nei diversi Paesi europei, per un’accoglienza adeguata e rispettosa dei diritti umani; infine, pianificare un sistema permanente di accoglienza, andando oltre quell’approccio emergenziale con cui troppo spesso si è operato e chiudere la fallimentare esperienza dei migranti ammassati nei grandi centri (nei CARA, nei CIE), per puntare sull’accoglienza diffusa nel territorio, per piccoli gruppi legati a progetti di integrazione, coinvolgendo enti locali ed associazioni. Infine, ancora, garantire procedure condivise, standard uniformi, coordinando l’azione di Governo, prefetture, regioni ed enti locali.
Ratifiche
Sono stati approvati i seguenti disegni di legge di ratifica: Accordo di collaborazione strategica con il Governo del Montenegro; Accordo con il Governo della Repubblica del Kazakhstan sulla cooperazione militare (A.C. 2659-A); Accordo bilaterale tra Italia e Montenegro aggiuntivo alla Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957, finalizzato ad agevolarne l’applicazione, e Accordo bilaterale tra Italia e Montenegro aggiuntivo alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, inteso a facilitarne l’applicazione (Approvato dal Senato) (A.C. 2756); Accordo con il Governo della Repubblica del Kazakhstan sulla cooperazione militare (A.C. 2659-A); Accordo bilaterale tra Italia e Montenegro aggiuntivo alla Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957, finalizzato ad agevolarne l’applicazione, e Accordo bilaterale tra Italia e Montenegro aggiuntivo alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, inteso a facilitarne l’applicazione; Disegno di legge: Norme recanti regime fiscale speciale in relazione ai rapporti con il territorio di Taiwan (Approvato dal Senato) (A.C. 2753)
Mozioni De Girolamo ed altri n. 1-00653, Scotto ed altri n. 1-00680, Famiglietti ed altri n. 1-00685, Cariello ed altri n. 1-00688 e Palese ed altri n. 1-00689, Di Lello ed altri n. 1-00764, Matarrese ed altri n. 1-00765, Labriola ed altri n. 1-00766 e Barbanti ed altri n. 1-00770: Interventi a favore del Mezzogiorno
Le mozioni presentate hanno l’obiettivo di sollecitare il Governo ad adottare misure che favoriscano lo sviluppo del mezzogiorno e diminuiscano il gap fra Nord e sud del Paese che blocca l’economia e lo sviluppo. In questi anni di crisi economica purtroppo il divario storico tra nord e sud d’Italia si è ampliato, e per la prima volta lo dice anche l’Unione europea, nelle raccomandazioni specifiche all’Italia in vista del prossimo incontro bilaterale, sottolineando come questo sia un grande ostacolo per la crescita dell’intero Paese. Per questo si chiede di puntare su obiettivi specifici, come ad esempio l’ammodernamento delle infrastrutture e dei trasporti, agire per l’inclusione sociale, la creazione di lavoro e la lotta all’esclusione dai percorsi formativi e scolastici; quindi lavoro, istruzione e sanità come cardini per il ripristino della condizione di cittadinanza; infrastrutture, credito e servizi cardini di una nuova politica di sviluppo.
Proposta di legge: Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia (A.C. 1949-A)
Il provvedimento intende permettere ai minori che non hanno la cittadinanza italiana, ma vivono regolarmente in Italia almeno dall’età di 10 anni, di poter essere tesserati con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani, presso società sportive appartenenti alle federazioni nazionali o presso associazioni di promozione sportiva. L’esigenza nasce per supplire all’assenza di una legge sullo ius soli sportivo, per dare la possibilità a bambini nati e cresciuti in italia di poter prendere parte a attività sportive agonistica non professionistica come i loro coetanei.
Mozioni Spessotto ed altri n. 1-00531 (Nuova formulazione), Scotto ed altri n. 1-00777, Busin ed altri n. 1-00786 e Segoni ed altri n. 1-00789: Realizzazione del corridoio di viabilità autostradale dorsale Civitavecchia-Orte-Mestre
Con la mozione si chiede di procedere nella strategia nazionale individuata con l’allegato infrastrutture in DEF 2015 e a verificare la possibilità di portare a compimento, con modalità ordinarie, il progetto di realizzazione del collegamento Civitavecchia-Orte, al fine di dare maggiore impulso alla crescita di un porto ormai cruciale per lo sviluppo dell’Italia centrale, si chiede inoltre di avviare interventi urgenti volti alla riqualificazione, al potenziamento e alla messa in sicurezza della superstrada E-45 e della strada statale 309 Romea, Valutando la possibilità di trasformarla in un’arteria a percorrenza veloce a basso impatto ambientale. E’ importante portare avanti questo obiettivo di modernizzazione del Paese vigilando in maniera rigida ed efficace sulle infiltrazioni mafiose, il malaffare e la corruzione che purtroppo spesso contraddistinguono la creazione di opere pubbliche e infrastrutture importanti nel nostro Paese.
Mozioni Scotto ed altri n. 1-00694, Cominardi ed altri n. 1-00774, Garofalo ed altri n. 1-00775, Catalano ed altri n. 1-00781, Artini ed altri n. 1-00787, Brandolin ed altri n. 1-00801, Catanoso Genoese ed altri n. 1-00803 e Caparini ed altri n. 1-00807: Iniziative in merito alla situazione occupazionale e produttiva del comparto aereo-aeroportuale.
La mozione chiede al Governo di occuparsi della crisi sistemica del comportato aeroportuale in atto ormai da anni. In particolare si chiede di implementare, in tempi rapidi e definiti, il nuovo piano nazionale della rete aeroportuale con risorse certe ed adeguate agli investimenti da realizzare e con un controllo costante sulla regolarità dell’affidamento degli appalti; garantire il completamento e la realizzazione di collegamenti stradali e ferroviari rapidi ed efficienti con gli scali di interesse nazionale;
di esercitare il controllo e il costante monitoraggio sul corretto adempimento degli obblighi a carico dei gestori aeroportuali in base ai contratti di concessione; di integrare e a definire nei contratti di concessione specifici standard di qualità e sicurezza dei servizi;
si eliminare le barriere di natura regolamentare per favorire un’offerta di servizi di trasporto aereo più efficiente; di adottare ogni iniziativa utile per favorire il confronto tra le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese con l’obiettivo di arrivare ad un unico contratto nazionale; di favorire una costante collaborazione tra i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e trasporti con le regioni interessate dalla crisi del settore del trasporto aeroportuale per affrontare una riforma organica di sistema.
Mozioni De Girolamo ed altri n. 1-00659, Carfagna ed altri n. 1-00791, Lombardi ed altri n. 1-00794, Nicchi ed altri n. 1-00798, Rostellato ed altri n. 1-00802, Gigli ed altri n. 1-00804, Sbrollini ed altri n. 1-00806 e Rondini ed altri n. 1-00809: Politiche a favore della natalità
Con le mozioni si chiede al governo di proseguire il lavoro di sostegno alla natalità, quindi alle famiglie, alle madri e ai padri. I dati ISTAT pubblicati a novembre del 2014 confermano che è in atto una riduzione preoccupante della natalità – 62 mila nascite in meno a partire dal 2008 – e, in contemporanea, un aumento dell’invecchiamento della popolazione: ciò fa sì che l’Italia sia oggi fortemente squilibrata, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, in termini di previdenza, di spesa sanitaria e di assistenza. Alcune risposte sono già state date come ad esempio il bonus bebè, lo stanziamento di 100 milioni di euro per il rilancio del piano per lo sviluppo del sistema territoriale, dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, allo stanziamento di 45 milioni di euro per l’anno 2015 a favore delle famiglie con un numero di figli minori pari o superiore a quattro, all’incremento per il Fondo delle politiche sociali, l’emanazione del decreto legislativo a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Ma se il problema vuole essere aggredito alla radice bisogna fare ancora di più: bisogna costruire un nuovo sistema di welfare capace di ridurre le troppe disuguaglianze sociali e aiutare le famiglie, le giovani coppie e le donne soprattutto, cioè coloro che pagano di più in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Bisogna incrementare le politiche attive per favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, soprattutto per chi ha redditi bassi e contratti discontinui; promuovere politiche sociali di sostegno alla maternità e alla paternità, incrementando le strutture e i servizi all’infanzia e uniformando le prestazioni in tutto il Paese, confermando, per esempio, il tempo pieno nelle scuole. Chiediamo al Governo di dare continuità al bonus bebè, di incrementare le risorse economiche a sostegno delle famiglie e di dare stabilità e diritto alla genitorialità, in modo particolare alle madri per potere scegliere la maternità senza rinunciare al lavoro, come troppo spesso oggi accade.
Informativa urgente del Ministro della giustizia sui tragici fatti avvenuti il 9 aprile scorso nel Palazzo di giustizia di Milano.
Il ministro Orlando ha riferito in aula sui fatti di Milano.